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Il dietro le quinte

perche' vogliamo liberalizzare il knowhow sviluppato per rendere possibile lo streaming online.

Cominciamo con uno schema, perche' e' meglio avere prima un quadro generale:





Il flusso di streaming e' realizzato attraverso un'architettura Apple/Quicktime.
L'uscita Firewire del convertitore audio/video viene catturata dal QuickTime Broadcaster sul MacBook Pro. Il segnale audio/video viene compresso secondo lo standard da noi scelto H.264 per il video ed Mpeg4 per l'audio ed inviato all'X Server.
L'X Server attraverso il software Quicktime Publisher replica il flusso per ogni connessione in entrata.
Abbiamo cosi' potuto garantire un flusso costante audio video di 15 fps per una dimensione di 320x240 per centinaia di connessioni.
L'architettura avrebbe potutto reggere un carico di gran lunga maggiore (anche 640x480 a 25 fps) ma abbiamo preferito un datarate piu' basso per consentire, al minimo, ad una connessione ADSL base da 640Kbit/s di reggere pienamente il carico.

La comunicazione tra le due sedi, il Centro Universitario Sportivo e l'Ateneo, avviene su linea ISDN (3 vie per 348 Kbit/s) ad opera di due valigette gemelle per videoconferenza Aethra. Dalla valigetta del C.U.S. parte il segnale audio/video, proveniente direttamente dalla regia televisiva presente all'evento. La gemella in Ateneo riceve il segnale e attraverso le uscite S-Video ed RCA viene ri-digitalizzato da un convertitore audio/video digitale. Il canale firewire di quest'ultimo porta il flusso nel MacBook pro che avvia il processo di compressione e broadcasting.

Il perche' della ri-digitalizzazione del segnale sta nel fatto che il segnale uscente dalla valigetta dalla sua porta ethernet  aveva un descrittore di flusso (.sdp) che si e' rivelato non compatibile con l'architettura Mac. Lo stesso descrittore .sdp viene "stranamente" letto dall'applicativo Quicktime solo da un PC-Windows.

Lo staff.

Ugo Putignano

Colui che ha fatto in modo che lo streaming non rimanesse solo il progetto d'un sogno.
Colui che ha passato settimane sommerso da pagine e pagine di manuali di valigette Aethra, software Quicktime ed X Server... ed in questo modo ha perso le sue ultime 2 diottrie.


Antonio Petrone e Sabino Calò

Coloro che hanno curato l'infrastruttura di rete e di comunicazione garantendo la raggiungibilita' dei server sulla Rete.


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Vito Falco ed Alessandro Ceglie

Hanno curato le pagine web dell'evento dall'iscrizione al download dei contenuti passando per lo streaming.